SULLA MECCANICA DELLA COSCIENZA: IL PENDOLO ERRANTE

SULLA MECCANICA DELLA COSCIENZA: IL PENDOLO ERRANTE

SULLA MECCANICA DELLA COSCIENZA: IL PENDOLO ERRANTE

di Stefano Roverso
Pubblicato sul blog il 25/10/2025

La prima volta che ho sentito nominare Itzhak Bentov e il suo libro, è stata leggendo il documento desecretato della cia relativamente al Gateway Report. Come trainer del Monroe Institute conoscevo bene il programma esperienziale Gateway Voyage, come metodo per il potenziamento delle capacità PSI umane.

Avevo frequentato quel corso anni prima e l’esperienza era stata così potente da indurmi a cambiare percorso di vita e successivamente a diventare trainer dell’Istituto per poi promuoverlo in Italia. Sapevo già del Gateway report da fonti interne all’Istituto, così come sapevo del progetto Stargate, sempre della cia, basato sulla tecnologia Hemi-Sync, che prese vita in seguito a quel documento. Forse qualcuno ricorda il film L’uomo che fissava le capre, con George Clooney: la sceneggiatura si basa proprio su quel progetto. Non conoscevo però il nome di Itzhak Bentov, né il libro che vi state accingendo a leggere, e devo ammettere che è stata una grande scoperta, dando ancora più fondamento e comprensione alle mie esperienze del Gateway. Era evidente quanto le sue teorie avessero determinato i presupposti per il progetto Stargate e la ricerca delle capacità umane extra-ordinarie, anche se in questo caso purtroppo a scopo militare.

Per chiarire il contesto storico di riferimento del progetto Stargate va detto che c’è stato un periodo in cui la tecnologia delle comunicazioni non era così avanzata come lo è oggi. Oggigiorno è un gioco da ragazzi anche per l’uomo della strada sapere, rimanendo comodamente dietro a uno schermo, dove si trova qualcuno o cosa sta facendo e con chi. Negli anni ’70 invece non lo era, perché la rivoluzione informatica era agli albori. Quello era il periodo della cosiddetta Guerra Fredda fra l’ex Unione Sovietica e gli Stati Uniti d’America, e sapere cosa ciascuno stesse tramando era imperativo per i rispettivi governi, anche se risultava estremamente difficile e rischioso. L’intelligence di ciascun paese cercava di spiare e carpire informazioni, e per gli americani un modo per farlo era quello di spiare “psichicamente” l’altro, grazie a capacità di uomini particolarmente dotati, per l’appunto “arruolati” nel progetto Stargate. Naturalmente, la stessa cosa avveniva oltre cortina.

Sì, avete capito bene, lo spionaggio avveniva attraverso l’impiego di persone con particolari doti e capacità psichiche, tali per cui costoro potevano vedere e sentire ciò che avveniva in altri luoghi del mondo semplicemente collegandosi psichicamente, rimanendo all’interno di una stanza chiusa, senza alcuno strumento se non la propria mente. Stargate aveva questo scopo: raccogliere informazioni altrimenti non accessibili su luoghi e situazioni potenzialmente pericolose “per la sicurezza nazionale”. Per realizzarlo servivano persone con particolari abilità che andavano opportunamente formate con protocolli di lavoro rigorosi e scientificamente testati. Per questo era stato precedentemente commissionato il Gateway Report, il quale doveva fornire basi scientifiche attendibili che giustificassero sforzi e investimenti, garantendo la fattibilità e l’accuratezza del risultato. Le attività psichiche di questi uomini determinavano infatti la presa di decisioni in seno ai comandi militari e l’avvio di adeguate contromisure. Era quello un periodo di grande fermento, di sviluppo scientifico e tecnologico, con forti investimenti nello studio sulle capacità umane “extra-ordinarie”, in questo caso giustificati da scopi governativi e militari.

Il libro di Itzhak Bentov è stato una delle principali fonti scientifiche di riferimento del Gateway Report che ha permesso di validare rigorosamente i presupposti che rendevano credibile e possibile l’utilizzo delle capacità umane (extra-ordinarie) per reperire informazioni su luoghi e persone a distanza indefinita nel tempo e nello spazio. Questo report, infatti, individua nei presupposti scientifici di Bentov e nella tecnologia audio usata nel Gateway, condizioni e strumenti da utilizzare per potenziare le capacità psi dei soggetti parte di Stargate, giustificando così l’impegno di risorse umane ed economiche per la realizzazione del progetto.

Per questo motivo, prima di addentrarmi sulla genialità di Bentov e le sue teorie, trovo necessario fare una piccola digressione su questa vicenda e su alcuni dei suoi protagonisti. Sarà poi più facile capire, leggendo il libro, quanto Itzhak Bentov sia stato un precursore di quella che potremmo definire la rivoluzione della coscienza che stiamo vivendo ora.

Frequentando il Monroe Institute, ho avuto il piacere di conoscere personalmente Skip Atwater, l’uomo a capo del progetto Stargate, e Joe McMoneagle, uno dei più dotati sensitivi coinvolti nel progetto, probabilmente il numero uno al mondo per le sue capacità extra-sensoriali di remote viewing (visione remota nel tempo e nello spazio). Entrambi infatti, anni dopo l’avvio di Stargate, lasciarono l’esercito per collaborare con Robert Monroe e il suo istituto, dedicandosi allo sviluppo della coscienza piuttosto che alle attività militari. Fu proprio lì che ebbi la fortuna e l’onore di conoscerli. Durante le mie periodiche visite all’Istituto in Virginia, li incontrai più volte ascoltando sempre con estrema curiosità e interesse i loro racconti, che – seppur misurati per motivi di segretezza – riportavano aneddoti e vicende da loro vissuti durante l’attività di Stargate. Le loro narrazioni, in particolare quelle di Joe, erano assolutamente incredibili, tanto che sembrava di essere dentro a un film di fantascienza. E invece sapevo che erano fatti realmente accaduti!

Dovete sapere che Skip, in quanto a capo del progetto, aveva il compito di reclutare e formare gli uomini della sua squadra con capacità PSI. Dopo aver studiato per bene il Gateway Report, che citava il Monroe Institute e la sua tecnologia di potenziamento delle capacità umane, decise di andare a trovare Robert Monroe, fondatore del Monroe Institute e ideatore del programma Gateway Voyage. Lo incontrò e gli chiese se veramente il suo programma funzionasse così bene da permettere alle persone che vi partecipavano di avere esperienze di OBE (Out of Body Experience, cioè l’esperienza di proiezione del corpo energetico fuori dal corpo fisico che permette di essere istantaneamente ovunque si voglia, percependo con i propri sensi ciò che avviene lì) e di attivare capacità PSI come il remote viewing e di altro tipo. Monroe senza tanti giri di parole propose a Skip di provare lui stesso la tecnologia Hemi-Sync utilizzata nel programma, verificando in prima persona. Lo accompagnò in uno dei laboratori dell’Istituto, gli fece indossare le cuffie stereofoniche e trasmise delle frequenze Hemi-Sync, suoni binaurali di sua personale concezione, utilizzati per le esperienze del Gateway. Gli disse di stendersi sul letto, di rilassarsi ascoltando i suoni in cuffia e di lasciarsi andare all’esperienza, nulla più. Al termine dell’ascolto, Skip era incredulo e stupito di ciò che aveva vissuto. Aveva avuto un’esperienza consapevole di uscita dal corpo e molte altre percezioni extra-ordinarie, il tutto in poco meno di un’ora. Consapevole di aver avuto solo un breve assaggio della tecnologia, ne comprese le enormi potenzialità e si congratulò con Robert Monroe. Dopo avergli raccontato la sua esperienza, iniziò a spiegargli la sua intenzione di formare i membri del gruppo Stargate presso l’Istituto, per potenziare e stabilizzare ulteriormente le loro già notevoli capacità. L’accordo fu trovato e Joe McMoneagle venne inviato per primo per iniziare la sua formazione.

Ma chi è Joe McMoneagle?
Si era arruolato nell’esercito anni prima e fin da giovane sapeva di possedere capacità psi, anche se per ovvi motivi non ne parlava molto. Queste capacità per certi versi gli erano state di ostacolo nella sua carriera militare, mettendolo in una posizione strana per gli standard militari. Anni prima, mentre era di stanza in Germania, ebbe un incidente ed entrò in coma. Si riprese dopo qualche giorno ma non era più lo stesso. Durante il coma aveva vissuto un’esperienza nde (Near-Death Experience, esperienza pre-morte) e faticava a riconciliare questa sua esperienza con la realtà ordinaria, risultando giorno dopo giorno sempre meno adatto al compito che aveva in carico. Venne quindi richiamato in patria e ricollocato in attività d’ufficio.

Quando Skip iniziò a ricercare persone adatte per Stargate, il nome di Joe emerse fra i primi, e infatti si rivelò ben presto uno degli uomini più dotati del gruppo. Il periodo di formazione di Joe all’Istituto Monroe fu molto proficuo e gli permise di stabilizzare e potenziare le sue già notevoli capacità, divenendo un componente di punta di Stargate con altissime percentuali di successo nelle sue missioni di spionaggio psichico. Anni più tardi, dopo innumerevoli “missioni”, Joe decise di lasciare l’esercito e si trasferì in Virginia, iniziando la collaborazione con Robert Monroe e divenendo, oltre che suo stretto collaboratore, anche trainer di tecniche di remote viewing (attività che svolge tutt’oggi). In seguito, anche Skip lasciò l’esercito ed entrò a far parte del Monroe Institute, dapprima come ricercatore e successivamente, dopo la dipartita di Monroe, come Presidente dell’Istituto, preferendo di gran lunga l’ambiente di ricerca, sua vera passione, a quello militare.

Ci sarebbero molti aneddoti incredibili da riportare, sia di Skip che di Joe, che ascoltai durante gli incontri all’Istituto: contatti con extraterrestri, tecnologie aliene, segreti appresi grazie alle attività di remote viewing di Joe… Alcuni di questi fatti oggigiorno sono stati pubblicati o resi noti da diverse fonti giornalistiche, ma per me, aver avuto la possibilità di ascoltarli da chi in prima persona li aveva vissuti, è stato come essere a contatto con un mondo fantascientifico e incredibile, consapevole però che era tutto vero!

Ho ritenuto necessaria questa digressione per far comprendere quanto questi fenomeni, ad oggi per molti ancora inspiegabili o inverosimili, trovino spiegazione e fondamento nelle teorie di Itzhak Bentov esposte in questo libro. Inutile rilevare che se i servizi segreti e l’esercito hanno investito risorse economiche e umane per anni in iniziative come il progetto Stargate, ciò significa che ritenevano fondate le teorie e validi i princìpi esposti da Bentov, nonostante la sua poca notorietà negli ambienti scientifici ufficiali, e questo, a mio parere, conferma la sua genialità, anche se misconosciuta.

Itzhak Bentov è stato un uomo straordinario, per intelligenza, umiltà, ironia e capacità di spiegare concetti difficili in modo semplice e comprensibile a tutti, rispetto ai meccanismi della vita, in tutte le sue forme e fasi evolutive.

Non era laureato, non aveva avuto mentori particolari e si era formato da solo. Ha dovuto emigrare dal suo paese per andare negli Stati Uniti e superare difficoltà di tutti i tipi, cavandosela sempre da solo. La sua capacità di vedere ciò che gli altri non vedevano nella realtà, nell’essere umano e nelle leggi che governano i fenomeni, lo ha portato a mettere a punto teorie, leggi e meccanismi sul funzionamento dell’universo e della natura umana, con l’enorme pregio di riuscire a descriverli in modo incredibilmente semplice ed efficace. La sua brillante intelligenza, ironia e simpatia lo hanno reso un personaggio singolare e affascinate. Egli integra e riunisce con facilità e coerenza concetti sul funzionamento dell’universo, fisica quantistica e stati di coscienza dell’essere umano. Le sue vignette esemplificano i concetti che descrive facendo sorridere il lettore e permettendogli di comprendere ciò che facile non è, neppure per gli addetti ai lavori. Riesce a incuriosire e a stimolare una nuova comprensione dei meccanismi della vita e dell’evoluzione sia per chi è alla ricerca di risposte sul “funzionamento del Tutto”, che per chi vuole avere una diversa chiave di lettura dell’essere umano, non solo dal punto di vista biologico ma anche sul piano energetico e della coscienza.

Leggere questo libro, compresa la prima parte un po’ tecnica, mi ha permesso di rimettere in ordine molte informazioni provenienti da ambiti diversi: scienza classica, fisica quantistica, concetti di crescita personale, dottrine esoteriche, ermetismo, leggi universali, psicologia transpersonale. Tutto scorre facilmente seguendo il fil rouge che Itzhak traccia nel suo personale racconto di come funzionano le cose, dal micro al macro. L’essere umano è allo stesso tempo al centro e a lato del racconto, permettendoci così di osservare meglio la scena senza focalizzarci troppo su noi stessi. Leggere il suo racconto, perché così mi piace catalogarlo, è stato illuminante, formativo e divertente. Mi ha stupito notare quanto le cose siano semplici se a raccontarle è qualcuno che le ha comprese veramente e che le sa divulgare. Itzhak è uno di questi uomini e io lo ringrazio per quanto ci ha donato.

L’articolo che hai appena letto è la prefazione del libro IL PENDOLO ERRANTE di Itzhak Bentov, edito da Spazio Interiore nel 2023. Lo puoi acquistare QUI.

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