COSA ACCADE QUANDO USIAMO LO STICAZZI

COSA ACCADE QUANDO USIAMO LO STICAZZI

COSA ACCADE QUANDO USIAMO LO STICAZZI

di Andrea Pietrangeli
Pubblicato sul blog il 21/09/2024

«Il segreto della mia pazienza è comportarmi come se avessi già mandato a fanculo tutti».
 Charles Bukowski

Lo Sticazzi va usato, agito, sperimentato. Non va detto in faccia alle persone, ma internamente (a meno di non voler provocare grandi liti, ovvio!). È una presa di coscienza interiore che significa semplicemente:

«Non prendo più questa strada!»

Lo Sticazzi non va conosciuto semplicemente per curiosità. Le cose che sto scrivendo non sono interessanti. Vanno provate. Se pensi che questo libro sia interessante, chiudilo. Non perdere altro tempo. Le cose interessanti servono per non attivarsi mai e rimanere dove si è.

Lo Sticazzi richiama l’azione, chiede di mettersi in gioco, scegliere, decidere, fidarsi del buio, del nuovo, dell’ignoto, mostrarsi al mondo, permettersi di cambiare, disobbedire a papà e mamma, far rimanere male chi già stava male, credere solo in se stessi per imparare a fidarsi di tutto e di tutti.

Una frase che stai incontrando spesso durante la lettura di questo libro è: «Tutti fanno del loro meglio nel livello in cui sono». È solo una versione soft, più edulcorata, dello Sticazzi. Giusto per non ripeterlo troppe volte, ok?

In realtà questa frase ci ricorda che le vite degli altri non ci devono interessare più di tanto. Vanno tutti rispettati, ma non invadiamo e non ci facciamo invadere, perché ci fidiamo dei nostri passi. Guardare e non toccare (le vite degli altri).

Ora ti racconto un episodio ricorrente di quando abitavo sull’isola di Fuerteventura, una delle otto isole Canarie. Lì, nei primi mesi del mio soggiorno, organizzavo delle gite in natura con gruppi di italiani: persone bellissime, amici, conoscenti e sconosciuti a cui facevo da guida nella scoperta delle immense bellezze naturali che quei posti magici nascondono. A un certo punto con tutti loro è sempre successo di affrontare qualche scomodità, qualche utilizzo improprio del corpo. Le mani si sporcavano di terra, le onde dell’oceano venivano a giocare con troppa irruenza e così via. La cosa più utile per riconoscere i propri limiti era sempre una scalata di media difficoltà, abbastanza pericolosa, specie per gente di città. Nel gruppo si diffondeva una sottile (o a volte anche molto manifesta) paura dell’altezza, del vuoto, di cadere o di farsi male. Io, senza essere troppo protettivo nei confronti delle persone ma senza forzarle, accompagnavo questi stati d’animo stando sempre pronto ad alleggerirgli il cammino, ma solo dopo che la loro paura veniva effettivamente contattata (in questo la natura aiuta tantissimo). La mia frase standard, quando vedevo qualcuno in difficoltà, era questa: «Dai, prosegui e fidati, la montagna è tua amica. Al limite… muori!»

Al limite muori. Cosa vuoi che succeda?

Dopo questa frase tutta la tensione si alleggeriva di colpo. A queste persone bastava vedere in faccia la loro paura per uscire fuori dal giogo ed entrare nel gioco… Un bello Sticazzi proprio nel momento del pericolo fa acquisire molta più fiducia nelle proprie capacità. C’è poco da pensare, la vita chiede di agire nonostante la paura. Si chiama “limite” e ogni volta che lo si supera, si acquista più forza. Proprio come nei videogiochi.

«Metti a repentaglio tutto ciò che hai. Diventa un giocatore d’azzardo! Rischia tutto, perché il momento successivo non è mai certo, quindi perché preoccuparsi? Perché angustiarsi? Vivi pericolosamente, vivi gioiosamente. Vivi senza paura, vivi privo di sensi di colpa. Vivi senza temere l’inferno, e senza bramare il paradiso. Vivi e basta!»
 Osho

Vedremo come anche i più grandi maestri ascesi abbiano fatto largo uso dell’inconfondibile Sticazzi. Mascherati da attori, guru, messia, pittori, poeti, registi, cantanti, questi alieni hanno raccontato a vari livelli le loro verità, lasciandoci in eredità parabole, storielle, koan, detti popolari, canzoni, barzellette, film, libri e quant’altro possa servirci per accrescere la coscienza su questo pianeta. Per aiutarci a sganciarci definitivamente dall’adulto che pensiamo ancora di essere. Quello responsabile.

Tratto da  “STICAZZI”, di Andrea Pietrangeli, edito da Spazio Interiore nel 2021. Lo puoi acquistare QUI.

“L’ORACOLO DELLA LEGGEREZZA STICAZZI”, di Andrea Pietrangeli,. Lo puoi acquistare QUI.

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