IL SIGNIFICATO OCCULTO DELLE MANI GIUNTE IN PREGHIERA
di Stefano Mayorca
Pubblicato sul blog il 5/10/2024
Quando l’iniziato avrà dominato la sua mente e forgiato il suo animo temprandolo, ciò che penserà internamente corrisponderà a quanto appare esteriormente. L’immagine interiore si manifesterà al di fuori originando in tal modo il ricongiungimento delle due metà, quella maschile (solare-attiva) e quella femminea (lunare-passiva), il Basso e l’Alto, che ritroviamo nella famosissima Tavola Smaragdina o Tavola di Smeraldo più volte citata.
La Tavola era costituita da uno splendido smeraldo sul quale erano incise le sette leggi che racchiudevano tutti i segreti del mondo e della sua creazione. Tra queste la legge dell’analogia da noi già espressa, la quale affermava:
«Quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius, ad perpetuando miracula Dei unius»
«Ciò che è in Basso è come ciò che è in Alto e ciò che è in Alto è come ciò che è in Basso, per perpetuare i miracoli dell’unico Dio»
In altre versioni troviamo scritto nel finale: «…per creare il miracolo della Cosa Unica».
Ecco, l’unione degli opposti si è realizzata. Il simbolo di questa sacra unione è raffigurato dalle mani giunte delle quali si è appropriata l’iconografia religiosa. In realtà questa simbolica è molto più antica. La mano sinistra (parte femminea) si unisce alla mano destra (parte maschile) e indica la concretizzazione dello stato androginico, la creazione del Rebis alchimico. Adesso l’uomo e la donna non esistono più, al loro posto è nato un essere unico: l’Androgino. La posizione delle mani, in atto di preghiera, simboleggia anche l’unione con l’Assoluto, con il Tutto, l’interazione con il Microcosmo e il Macrocosmo con l’anima e il corpo.

L’articolo che hai appena letto è un capitolo del libro LA SCIENZA DELL’HERMES di Stefano Mayorca, edito da Spazio Interiore nel 2015. Lo puoi acquistare QUI.